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Il ponte di Sarajevo

Auditorium dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi - International-Media-Productions
giovedì 20 novembre 2014 - presentazione libro
il ponte di Sarajevo

Il ponte di Sarajevo



















IL PONTE DI SARAJEVO


Il ponte Vrbanja, sul fiume Miljacka, a Sarajevo, è il luogo simbolo della tragedia bosniaca e il luogo dove, il 3 ottobre 1993, si compiva il destino di Moreno «Gabriele» Locatelli.
Quattro attivisti dell’associazione Beati i costruttori di pace avevano deciso di attraversare il «ponte della morte», prima linea del fronte al centro di Sarajevo, con l’intento di protestare contro l’indifferenza dell’Occidente e rompere simbolicamente l’assedio della città.
Sebbene lucidamente contrario all’azione, Moreno Locatelli aveva all’ultimo momento scelto di partecipare all’avventura che non condivideva per soccorrere, se ve ne fosse stato bisogno, chi sapeva sarebbe stato abbandonato dagli altri.
Toccò a lui essere ferito a morte e venne di fatto abbandonato dai compagni.
Quella vicenda, all’apparenza minore contro lo sfondo immane del conflitto più sanguinoso in Europa dalla seconda guerra mondiale, indagata e ricostruita in un libro e in un film da chi non si è rassegnato alla tesi di un mero incidente in zona di guerra, svela altro.
Un volto inedito dell’assedio di Sarajevo segnato da inconfessabili segreti, da un intrigo di interessi delittuosi, da una cortina internazionale di ipocrisia e menzogna e dalla falsificazione eretti a prassi, a conferma dell’antico detto balcanico che “sotto ogni verità si nasconde sempre un’altra verità”.



Giancarlo Bocchi è regista e autore di documentari e film su conflitti internazionali. Ha pubblicato saggi e ricerche e collaborato con Alias, l’Espresso, Diario, il Fatto Quotidiano, il manifesto, la Repubblica. Durante l’assedio di Sarajevo ha realizzato i film documentari Mille giorni a Sarajevo (1994-1996), Sarajevo Terzo Millennio (1994-1996), Morte di un pacifista (1995-2000), L’assedio (1994-2012), che hanno ricevuto premi in diversi festival del cinema e sono stati programmati da RaiUno, RaiDue, Rai Storia e Tele+Sky.

di pace avevano deciso di attraversare il «ponte della morte»,
prima linea del fronte al centro di Sarajevo, con l’intento di protestare contro
l’indifferenza dell’Occidente e rompere simbolicamente l’assedio della città.
Sebbene lucidamente contrario all’azione, dettata da fanatismo e volontà
sacrificale, Moreno Locatelli aveva all’ultimo momento scelto
di partecipare all’avventura che non condivideva per soccorrere, se ve ne
fosse stato bisogno, chi sapeva sarebbe stato abbandonato dagli altri.
Toccò a lui essere ferito a morte e venne abbandonato dai compagni.
Quella vicenda, all’apparenza minore contro lo sfondo immane
del conflitto più sanguinoso in Europa dalla seconda guerra mondiale,
indagata e ricostruita in questo libro da chi non si è rassegnato
alla tesi di un mero incidente in zona di guerra, svela altro.
Un volto inedito dell’assedio di Sarajevo, un intrigo di interessi delittuosi,
una cortina internazionale di ipocrisia e menzogna, l’assassinio
politico e la falsificazione eretti a prassi, a conferma dell’antico detto
balcanico che sotto ogni verità si nasconde sempre un’altra verità.