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Domenica di carta. Solchi di guerra

Auditorium dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi - Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
domenica 11 ottobre 2015 - Attività culturali
grammofono_soldati

Domeniche di Carta

11 ottobre 2015

 

Solchi di guerra

ascolti e proiezioni sulla Prima Guerra Mondiale

 

Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi

Roma, Palazzo Mattei di Giove

Via Michelangelo Caetani 32

 

 

In occasione dell’edizione 2015 di Domeniche di Carta , promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che prevede l'apertura di archivi e biblioteche statali domenica 11 ottobre 2015 per valorizzare i loro patrimoni, l’Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi offre la visione e l’ascolto di documenti audio video relativi alla commemorazione del Centenario della Grande Guerra.

In particolare, verranno proposti documenti volti ad evidenziare quanto la Prima Guerra Mondiale favorì l’affermazione della filiera di “media” (stampa, editoria, cinematografia, produzione discografica, fotografia, ecc.).

Le nuove, per allora, tecnologie quali il disco, la fotografia e i film, conquistarono immediatamente sia il ceto borghese che quello popolare.

In particolare, da un lato, l’industria cinematografica italiana intuì come la grande guerra fosse un soggetto adeguato per nuovi film mentre gli interventisti compresero come le proiezioni fossero un efficace strumento propagandistico per diffondere il sostegno alla causa italiana.

D’altro canto, la produzione fonodiscografica riverberava e sottolineava gli eventi e i sentimenti della guerra, attraverso dischi ascoltati con grammofoni persino nelle retrovie del fronte.

In primo luogo, le arie d’opera, poi le canzoni napoletane o, più genericamente, quelle di tradizione popolare che sancivano, in quegli anni, il primo avvio della canzone italiana, anche con pezzi di successo commissionati ad autori come Fuori i barbari (musica di Mario Castelnuovo Tedesco), La canzone del Grappa e O’surdato ‘nnamurato di Cannio e Califano del 1915 e la famosa La leggenda del Piave (1918), scritta da E.A. Mario (Ermete Giovanni Gaeta) nel 23 giugno del 1918, conosciuta anche come La canzone del Piave.

La colonna sonora della Grande Guerra comprese dunque un vasto repertorio di canti di ispirazione patriottica, di rassegnazione, di dolore, di protesta e più tardi anche le voci dello Stato Maggiore dell’Esercito vittorioso, attraverso le registrazioni delle testimonianze dei protagonisti della guerra da parte della Discoteca di Stato.

 

Di tali documenti l’Istituto Centrale offrirà nel proprio Auditorium, a partire dalle ore 10.30, una selezione di voci storiche, come ad esempio: Luigi Cadorna, Ordine del giorno alle truppe, 7 novembre 1917, Armando Diaz, Bollettino della vittoria, Magliano Veneto 4 novembre 1918, Vittorio Emanuele Orlando, La Vittoria, Camera dei Deputati, 1918. Emanuele Filiberto di Savoia, Duca d'Aosta, Invocazione ai caduti, Trieste 19 gennaio 1919 e di canti e musiche del periodo come: La tradotta (che parte da Torino), Monte Nero (1915) ,Ta-pum (1917, anonimo), O Gorizia tu sei maledetta (1916, anonimo), 'O surdato ‘nnammurato (1915, A. Califano – E. Cannio) La leggenda del Piave (1918, E.A. Mario).

 

PROGRAMMA

Ore 10.30 Ascolti guidati

Le voci

 

Luigi Cadorna, Ordine del giorno alle truppe, 7 novembre 1917,

Armando Diaz, Bollettino della vittoria, Magliano Veneto 4 novembre 1918

Vittorio Emanuele Orlando, La Vittoria, Camera dei Deputati, 1918

Emanuele Filiberto di Savoia, Duca d'Aosta, Invocazione ai caduti, Trieste 19 gennaio 1919

 

Canti dalle trincee

 

La tradotta (che parte da Torino)

Monte Nero (1915)

Ta-pum (1917, anonimo)

O Gorizia tu sei maledetta (1916, anonimo)

'O surdato ‘nnammurato (1915, A. Califano – E. Cannio)

La leggenda del Piave (1918, E.A. Mario)

 

Ore 15,30 Proiezione di documenti audiovisivi storici della Prima Guerra mondiale relativi all'Italia al fronte ed alla creazione del mito della Grande Guerra

 

 

 

Per informazioni

Tel. 06.684069/23/24/44

e-mail: ic-bsa@beniculturali.it

INGRESSO LIBERO

fino ad esaurimento posti

www.icbsa.it

 

 

 

Documenti da scaricare