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Badlands. Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni

Auditorium dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi - Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi - Donzelli Editore
giovedì 12 novembre 2015 - Presentazione editoriale
Badlands

Giovedì 12 novembre 2015, ore 17.00, presso l’Auditorium dell’Istituto Centrale per i beni sonori e audiovisivi (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Badlands. Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni, di Alessandro Portelli, (Donzelli 2015). Interventi di Felice Liperi e Massimo Pistacchi, Sarà presente l'autore.

Se c’è un libro che il popolo di Springsteen attende da anni è quello firmato da un suo specialissimo fan, Alessandro Portelli, tra i più originali e infaticabili esploratori dell’America e delle sue profonde radici culturali. Passando dalla musica alla letteratura, dalla storia al presente, Portelli mette la sua capacità narrativa al servizio del cantore dell’America che più ama, quella tutta fondata sul lavoro, un’America in cui la promessa della mobilità sociale e della realizzazione di sé è spesso frustrata e tradita. Attraverso una rilettura dei testi che Portelli sa ancorare saldamente al contesto culturale e storico, il libro guarda al mondo di Springsteen sotto la lente del lavoro: il lavoro che divora le vite dei suoi personaggi (operai, cameriere, addette all’autolavaggio, cassiere, braccianti, disoccupati) ma anche il suo lavoro di musicista e di uomo di spettacolo. Il Bruce Springsteen narrato in questo libro è quello che racconta vite di seconda mano, come le Cadillac usate su cui i suoi protagonisti sfuggono al tedio di una quotidianità ripetitiva e senza sbocchi; che canta la rabbia di chi si ribella e di chi sogna di ribellarsi; che dà voce al senso di tradimento di chi crede che essere nato negli Stati Uniti lo autorizzi ad aspettarsi qualcosa di meglio; che avverte come il fantasma della rivolta torni ad aggirarsi sulle strade di un’America in crisi. Ma lo Springsteen di Portelli è anche quello che narra le sue storie dolorose con un sound travolgente che evoca l’orgoglio di essere, nonostante tutto, ancora vivi. In ultima istanza, non è il contenuto del sogno ciò che conta, e neanche la possibilità che il sogno si realizzi; conta piuttosto la capacità di sognare e la dignità di chi sogna. E il primo a sognare sulle note del Springsteen è lo stesso Portelli, che pagina dopo pagina lo racconta in presa diretta, attraverso le vivide istantanee dei concerti dal vivo, cui accorre da trent'anni da instancabile fan.

 

Alessandro Portelli è considerato tra i fondatori della storia orale. Professore di Letteratura angloamericana all’Università «La Sapienza» di Roma, ha fondato e presiede il Circolo Gianni Bosio per la conoscenza critica e la presenza alternativa della cultura popolare. Collabora con la Casa della Memoria e della Storia di Roma e con «il manifesto»