CORI IN ESILIO - SINGING IN EXILE
Auditorium dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi - Ambasciata della Repubblica d'Armenia in Italia - Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisi
gioved' 10 novembre 2016 - Proiezione
CORI IN ESILIO - SINGING IN EXILE
Alla scoperta del canto liturgico armeno e di sé stessi
Organizzata in collaborazione con ICSBA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi), la giornata vuole far scoprire attraverso il canto tutta la ricchezza di una cultura: quella del popolo armeno. Un popolo, che proprio grazie alla sua cultura è riuscito a sopravvivere e a far rinascere le sue antiche tradizioni, come quella del canto modale armeno. Un canto, che cura le ferite e unisce le persone. E se, come lo esprime il suo maestro Aram - con il canto si è di fronte a sé stessi, non si può mentire - questo canto «riparatorio» diventa uno specchio attraverso il quale i turchi e gli armeni possono guardarsi e ritrovare una comunicazione.
La giornata sarà articolata in due incontri.
Ore 9.30-16.00 Laboratorio di canto liturgico armeno, in italiano e in inglese
con Aram e Virginia Pattie-Kerovpyan
Il principale obiettivo consiste nel sensibilizzare ogni partecipante al canto modale attraverso un lavoro progressivo che inizia con il controllo del bordone e - attraverso intervalli di temperamento disuguale - propone poi un apprendimento (con un lavoro di gruppo) di alcuni canti liturgici armeni partendo dal loro ascolto e memorizzazione.
È rivolto a partecipanti desiderosi di esplorare i vari modi musicali - che siano professionisti o dilettanti, armenofoni o non. Non è richiesto nessun livello di educazione musicale.
Iscrizioni: virginia@kerovpyan.net e in cc borakfilms2015@gmail.com
O Turi&Virginia: +39 334 16 61 O +32 495 685 643
Ore 17.00-18.45 Proiezione del film «Singing in Exile», con i sottotitoli in italiano Presenti: il regista Turi Finocchiaro e i protagonisti, Aram e Virginia Pattie-Kerovpyan Ingresso Libero
Cori in Esilio (Singing in Exile) è un film sull’arte e sulla storia del popolo armeno. I suoi protagonisti, Aram Kerovpyan, maestro cantante nella cattedrale armena di Parigi, e sua moglie Virginia, che pratica il canto antico, sono accompagnati, nel loro viaggio nelle terre degli antenati, dal regista Jaroslaw Fret e dagli attori dal Teatro ZAR di Wroclaw, che hanno studiato la storia e la tradizione musicale armena per molti anni. Sradicati, tagliati fuori dalla propria cultura e dalla storia, i protagonisti tentano di salvare dall’oblio i canti liturgici armeni tradizionali.
Selezionato in molti festival, ha vinto al 'Visions du Réel' (aprile ‘15, Nyon, Sviizzera), al
'Planête Honnête' (settembre ‘15, Vaucluse, Francia) e al festival del documentario ‘Nurt’ (dicembre ‘15, Kielce, Polonia). Lo scorso ottobre è stato scelto all’unanimità come “Miglior documentario di lungometraggio” al 'Prix Farel's' (ottobre ’16, Neuchâtel, Svizzera). Il 13 novembre il film parteciperà al Beirut Art Film Festival.