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Durium i dischi di cartone

introduzione durium

I “dischi di cartone” sono particolari supporti fonografici, realizzati con un insospettabile materiale: una resina sintetica stesa su fogli di cartone. Questa resina prese il nome di durium e fu brevettata dal chimico Hal T. Beans. Resistente all’acqua e al fuoco, capace di indurire velocemente rimanendo molto flessibile, il durium rappresentò un sostituto più economico e facilmente impiegabile delle gommalacche e bacheliti usate per le tradizionali produzioni discografiche.

I primi supporti fonografici che avviano all’utilizzo di questo materiale sono i dischi “Durium” a 78 giri. La loro produzione comincia dal 1930 ca. con brani dance e jazz dell’etichetta statunitense Hit of the week.

La casa discografica “Durium Products Corporation”, costituita a New York nel dicembre 1929 aprì la prima filiale europea a Londra nel 1931: la “Durium limited”. La produzione inglese era composta di dischi Durium Records, destinati al mercato interno e a paesi come la Scandinavia, la Germania e l’Italia. Nel 1933 ca. si interrompe questa produzione e da questo momento in poi sul logo dell’etichetta compare la scritta “SUPER”.

L’azienda londinese ottiene un grande successo e apre sedi dislocate in vari paesi: in Italia il 31 marzo 1932 nasce a Milano la “Durium Compagnia Italiana Distribuzione dischi”, che comincia a produrre dischi autonomamente solo dal 1935-‘36, assumendo il nome di “Durium - La voce dell’impero”, in ragione della proclamazione dell’Impero fascista.

La produzione di “dischi di cartone” della “Durium” italiana prosegue fino alla fine della II guerra mondiale per interrompersi alle soglie degli anni ’50.

a cura di Luciano D'Aleo e Massimiliano Lopez con la collaborazione di Eleonora Pietrobono e Sara Bucciarelli


Pinocchio (2)

FIABE DELLA TRADIZIONE

Sin dai primi anni della sua produzione la casa italiana “Durium” si rivolge al mercato per l’infanzia con edizioni sonore di grandi fiabe della tradizione popolare. La scelta fu dovuta alla sensibilità del fondatore Alberto Airoldi, intellettuale e poeta lombardo, che si occupa dei primi adattamenti. Tutte le fiabe erano accompagnate da un cofanetto illustrato, in cui poteva essere presente un testo a corredo, o un vero e proprio fumetto. Per i primi anni le edizioni di favole vengono fatte uscire come strenne per il Natale, ottenendo un grande successo. Il primo riadattamento, risalente al 1933, fu quello de “Le avventure di Pinocchio”. Tutte le fiabe di maggior successo sono state riedite nel corso degli anni numerose volte, anche in versioni più recenti in vinile.




filastroccheLE FILASTROCCHE

La playlist raccoglie dischi a 15 centimetri su cui sono incise filastrocche. L’origine della parola “filastrocca” si ritrova nel toscano “filastroccola” ed assomiglia a una fiaba cantata e recitata, contraddistinta da un ritmo veloce e regolare, con rime semplici, allitterazioni o assonanze, per essere ricordate più facilmente. Le filastrocche fanno parte della tradizione popolare e la maggior parte dei testi sono stati tramandati oralmente. Accompagnate il più delle volte da balli e giochi, questi brani sono tutti caratterizzati da un ritmo allegro perché rivolti ad educare e a divertire soprattutto i bambini. La serie P prodotta dalla casa discografica milanese “Durium” era probabilmente rivolta al mercato dei prodotti per l’infanzia.




cinema italianoFILM ITALIANI

Il cinema italiano entra nel dibattito sull’utilizzo del sonoro nel cinema dal 1930 con il film “La canzone dell’amore” di Gennaro Righelli. Il film riscuote grande successo di pubblico e inaugura una stagione nuova, più moderna, che lascia indietro i grandi divi del muto. Il duo Bixio-Cherubini, fra tutti, caratterizza la storia delle canzoni per film in Italia, instaurando una stretta collaborazione tra gruppo editoriale, mondo del cinema e grandi voci liriche. Registi importanti come Giorgio Simonelli, Carmine Gallone, Mario Camerini e Guido Brignone testimoniano il passaggio dal muto al sonoro e la nascita della commedia italiana. Prototipo di riferimento rimane sempre Hollywood, che si mostra all’avanguardia nella produzione di film per le grandi masse.






cinema internazionaleFILM STRANIERI

Con l’introduzione del sonoro nel cinema si instaura da subito una stretta relazione tra film e canzoni di grande successo. In quegli anni infatti venivano prodotti soprattutto musical e commedie musicali e nel 1934 nasce il premio Oscar per la miglior canzone composta per un film. “The continental” vinse nel primo anno d’istituzione il premio per la miglior canzone con il film “The gay divorcee” con Fred Astaire. Michele Cimato, in arte Miscel, ne reinterpreta una versione per il mercato italiano, sintomo dell’influenza e della forza attrattiva internazionale del cinema hollywoodiano. Tantissimi sono infatti i brani di successo americani riadattati in Italia e diffusi, con una netta preferenza per le canzoni di brani da ballare.