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ITINERARI > ICONE SACRE > L'Angelo della Madonna del Carmelo
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Un bimbo invoca protezione per l’intera collettività.
L’interno della casa di questa piccola località della Basilicata è dignitosamente arredato con una grande quantità di statuette, bomboniere e souvenir sui mobili della stanza buona.
Il piccolo della famiglia viene vestito dalle donne. Potrà fare l’angelo fino alla pubertà poi non potrà più ergersi a potente difensore della comunità poiché sarà socialmente certa l’attribuzione del ruolo sessuale. Non sarà più angelo ma uomo.
Tra il divertimento delle donne che lo circondano e l’emozione del piccolo la vestizione procede in modo meticoloso ed accurato. Poi l’uscita da casa e l’angelo sarà posto dinanzi a tutti, nella processione, con il braccio alzato a sorreggere la fragile spada con il gesto plateale ed ingenuo di difensore e protettore della Santa e dell’intera collettività.
Piccolissime cerimonie di cui l’Italia è piena che ricordano la vita dei Santi e la storia dei luoghi in una commistione di miti e passato più o meno recente che interpreta il vissuto delle comunità locali. Sulle tracce di antichissimi riti senza alcuna consapevolezza, poiché ognuno elabora i propri rituali immaginandone l’unicità, la fede viene interpretata e trasmessa attraverso le modalità precipue di una collettività ed anche se mettessimo insieme migliaia di immagini di angeli-bimbi volatori, condottieri contro il demonio, protettori e psicopompi, nell’identità dei significati più alti saremmo costretti a declinare ciò che vediamo e sentiamo nella storia tutta locale che ci si vuole raccontare.

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