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Museo dell'Audiovisivo
Discoteca di Stato

Universidad de Valladolid

© 2002

"ABBASSO IL TANGO E PARSIFAL"

Marinetti denuncia a Londra, durante una conferenza sul tango e Parsifal, "i veleni rammollenti del tango". L'11 gennaio del 1914, pubblica a Milano un manifesto col titolo "Abbasso il Tango e Parsifal!" , del quale presentiamo alcuni frammenti:

"Goffaggine dei tanghi inglesi e tedeschi, desideri e spasimi meccanizzati da ossa e da fracs che non possono esternare la loro sensibilità. Plagio dei tanghi parigini e italiani, coppie-molluschi, felinità selvaggia della razza argentina stupidamente addomesticata, morfinizzata e incipriata.
Possedere una donna, non è strofinarsi contro di essa, ma penetrarla.
-Barbaro!
Un ginocchio fra le cosce? Eh via! ce ne vogliono due!
-Barbaro!
(...) Tango, rullio e beccheggio di velieri che hanno gettata l'ancora negli altifondi del cretinismo. Tango, rullio e beccheggio di velieri inzuppati di tenerezza e di stupidità lunare. Tango, tango, beccheggio da far vomitare. Tango, lenti e pazienti funerali del sesso morto! Oh! non si tratta certo di religione, di morale, nè di pudore! Queste tre parole non hanno senso, per noi! Noi gridiamo Abbasso il tango! in nome della Salute, della Forza, della Volontà e della Virilità.(...) D'altronde, voi dimenticate quest'ultimo argomento, l'unico persuasivo per voi: amare oggi Wagner e Parsifal, che si rappresenta dappertutto e specialmente in provincia... dare oggi dei thè-tango come tutti i buoni borghesi di tutto il mondo, suvvia, NON È PIUUÙ CHIC!"

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