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Museo dell'Audiovisivo
Discoteca di Stato

Universidad de Valladolid

© 2002

 

ORIGINI DEL TANGO RIOPLATENSE

Durante il periodo del colonialismo in Sudamerica la parola tango designava alcune manifestazioni degli schiavi di provenienza africana, in particolare le feste e danze, osteggiate dalle società bianche locali e in varie occasioni vietate e limitate da parte delle autorità civili. Questi tangos, o tambos de negros , però, che i comuni tolleravano soltanto fuori le mura e prima del tramonto per evitare i disturbi occasionati alla comunità locale, hanno in comune con il ballo in coppia, che sarebbe in seguito diventato emblema d'identità culturale per gli abitanti dell'area rioplatense, so lo il nome. Le danze praticate dai neri frequentatori di tangos o tambos durante il Settecento e l'Ottocento erano invece di tipo collettivo: maschi e femmine si muovevano stando di fronte l'un l'altro e senza toccarsi, eseguendo di tanto in tanto alcune figure che erano viste come una mimica del coito (ecco il motivo di scandalo per i bianchi).
Nella seconda metà dell'Ottocento la popolazione di colore diminuì considerevolmente nel Rio de la Plata, fino a sparire del tutto a Buenos Aires ed a rimanere esigua minoranza a Montevideo. Nella capitale argentina la loro presenza era evocata dai blancos tiznados: bianchi con il volto tinto di nero che si esibivano nelle strade in occasione delle feste di carnevale, intenti ad imitare mosse ed atteggiamenti che già erano un ricordo nella città. Parallelamente, il vocabolo tango passò a nominare un nuovo genere musicale e coreografico, il che costutisce, probabilmente, la principale eredità lasciata dagli abitanti di colore in questo ballo.[...]

L'appellativo "rioplatense" applicato al tango viene talvolta dimenticato nei paesi dell'Emisfero Nord -dove spesso ci si accontenta di chiamare "argentino" il genere in questione- e deriva dal fatto che il ballo nacque nelle due capitali sorte sulle sponde del Río de la Plata: Buenos Aires e Montevideo . [...] Buenos Aires -dichiarata nel 1880 capitale dell'Argentina- e Montevideo vissero una notevole espansione urbanistica e demografica, a causa della massiva immigrazione di europei, soprattutto italiani e spagnoli. In modo particolare gli ambienti marginali, propizi alla convivenza di elementi procedenti dalla tradizione rurale locale e le culture urbane in trasformazione, furono scenario della nascita della nuova danza.

 

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