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La Hausmusik milanese per flauti soli nella prima metà dell’Ottocento

Auditorium dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi - ICBSA in collaborazione con Accademia Culturale Europea, Amnesty International, ECAD (Ebraismo Culture Arti Drammatiche), Federazione CEMAT (Centri Musicali Attrezzati)
marted' 24 marzo 2015 - Concerti
locandina 24 marzo

V Concerto all’Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi

Roma, 24 marzo 2015

ore 17.00

 

La Hausmusik milanese per flauti soli nella prima metà dell’Ottocento

 

 

Il giorno 24 marzo 2015 alle ore 17.00 presso l’Auditorium ICBSA in via Michelangelo Caetani 32, avrà luogo il concerto La Hausmusik milanese per flauti soli nella prima metà dell’Ottocento, quinto evento di un calendario di manifestazioni promosse dall’Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi in collaborazione con ECAD (Ebraismo Culture Arti Drammatiche), Federazione CEMAT (Centri Musicali Attrezzati), Accademia Culturale Europea, Amnesty International e grazie al sostegno dello Studio P. Crisostomi.

I concerti sono realizzati nell’ambito del Progetto PRIMUS (Progetto Registrazione Inediti Musicali), Pagine musicali inedite italiane: la musica non operistica tra Ottocento e Novecento promosso dall’Istituto per colmare le lacune della produzione discografica che ha, nel tempo, ignorato importanti autori e repertori musicali, come nel caso specifico di Gian Luca Tocchi, rappresentante, insieme ad altri musicisti della sua generazione, dell’importante stagione del primo Novecento italiano.

Per tali ragioni, l’Istituto ha identificato, nel campo della musica d’arte, tre grandi ambiti sui quali avviare il piano di registrazioni inedite:

1) Musica “antica” italiana, dal Medioevo al Barocco

2) I repertori pregregoriani della tradizione liturgica italiana

3) Ottocento e Novecento strumentale italiano

 

Ad ogni evento musicale del ciclo è dedicata la realizzazione e la produzione di un CD audio d’archivio da parte dell’Istituto centrale che sarà messo a disposizione dei ricercatori, degli studenti dei conservatori e degli appassionati con la possibilità di consultarlo con i relativi spartiti.

Con il ciclo di concerti si intende inoltre recuperare una tradizione, quella della Discoteca di Stato, di cui è l’Istituto è erede, che ha visto la storica istituzione, tra gli anni ‘50 e ‘70, divenire tra i centri di produzione e conservazione del patrimonio musicale, colto e popolare.

L’ICBSA, oggi, possiede attualmente circa 400.000 supporti audio e di questi oltre 800 tra nastri, dischi a 78 e 33 giri, CD, DAT ed altro, sono frutto di una decennale attività di registrazione e produzione dell’Istituto.

 

Il calendario degli eventi prosegue sino alla fine del mese di marzo 2015 e prevede ancora il seguente appuntamento:

 

lunedì 30 marzo, ore 17.00

                Musica ed infanzia nel primo Novecento musicale italiano

 

I concerti saranno radiotrasmessi in streaming da Radio CEMAT

 

 

 

 


Il programma

 
Presentazione di Maurizio Bignardelli.

Brani in programma:

 

I PARTE

 

 

Giuseppe (Joseph) Farbach (1804-1883)

            Trio per tre flauti soli op.58

                Allegretto — Adagio — Scherzo / Trio — Finale (Presto)

 

                Flautisti: Maurizio Bignardelli, Paolo Bonvino, Alessandro Rondinara

 

Cesare Ciardi

            Petit Trio Concertant pour trois flutes

                 Flautisti: Maurizio Bignardelli, Paolo Bonvino, Pier Paolo Eramo

 

 II PARTE

 

 Giuseppe (Joseph) Farbach

            Quartetto per flauti su motivi dell’Aida di Giuseppe Verdi

                 Flautisti: Maurizio Bignardelli, Paolo Bonvino, Pier Paolo Eramo, Alessandro Rondinara

 Tutti i brani sono in prima esecuzione assoluta in tempi moderni


 

Joseph Fahrbach (Vienna 25 agosto 1804 – ivi 6 giugno 1883) fu virtuoso di chitarra, flauto e clarinetto. Direttore di banda militare a Vienna e nel 1848, flautista dell’orchestra di corte dell’arciduchessa Sofia, diresse in seguito l’orchestra del teatro “an der Wien”. Compositore di musica strumentale flautistica (riduzioni, potpourrì, divertimenti, ballabili, studi, duetti, trii e quartetti per soli flauti) pubblicò tutto per l’editore Giulio Ricordi che ne mutò il nome in Giuseppe Fahrbach. Fahrbach diresse dal 1841 al 1844 le Bande Reggimentali di stanza a Verona. Coinvolto nei moti risorgimentali contro  Radezsky nel 1848  finì imprigionato a Cremona dai patrioti insorti. Con l’unificazione italiana ritornò a Vienna dove fondò una scuola di musica e servì la cappella musicale di corte come flautista. Compose per casa Ricordi come Giuseppe Farbach  duetti per due flauti su motivi delle opere verdiane ( op. 15), il Trio per tre flauti op. 58, le Due fantasie su motivi dell’Aida di Verdi per tre flauti op. 78, nonché   due fantasie su motivi dell’Aida per quattro flauti op. 79  che formano un corpus unitario di composizioni dedicate espressamente ai soli flauti senza accompagnamento di pianoforte, arpa, o chitarra. A Milano erano attivi una  serie di nobili flautisti dilettanti (fra cui spiccava il Conte Giulio Litta Visconti Arese)  istruiti privatamente quasi tutti  da Giuseppe Rabboni (Cremona 1800- Crema (cremona) 1856) Primo Flauto al Teatro alla Scala, nonché Professore al Conservatorio . Grazie a questi salotti altolocati si formarono una serie di circoli musicali privati di alto profilo strumentale, dove le accademie musicali vennero stimolate dalla fiorente attività editoriale degli editori milanesi (molto attivi nella prima metà del XIX secolo) come Giovanni Canti, Francesco Lucca e Giovanni di Tito Ricordi. Il flautismo  milanese del XIX secolo legato ai costruttori viennesi di flauti Ziegler (un sistema costruttivo  differente dai flauti di Theobaldo Bohm di Monaco di Baviera), le cui caratteristiche principale consistevano  in un’enorme tessitura, dal la sotto il pentagramma sino al Re sovracuto con sei tagli sopra il pentagramma, una timbrica dolce e vellutata nel registro grave, ed esile e sopranile nel registro acuto)  sposò le ragioni della partitura verdiana e della sua particolare strumentazione: non a caso in “Aida” Verdi  impiegò tre flauti in orchestra nel registro grave  nella danza sacra delle sacerdotesse ad imitazione di un “piccolo organo”.   Il particolare impasto timbrico non lasciò indifferente Farbach che proprio su quella citazione verdiana costruirà i tratti salienti sia del Trio op. 58 (la citazione è  nel “Trio” interno lo “scherzo” del terzo movimento) che del quartetto op. 79 (dove la citazione compare nell’allegretto,  una delle tante riprese dei  motivi verdiani  ). Le opere composte da Joseph (Giuseppe) Fahrbach pubblicate da Ricordi a Milano rappresentano pertanto un prototipo di letteratura domestica per dilettanti e testimoniano la pratica della  musica d’insieme per soli flauti  in voga nei salotti musicali milanesi.

 

Cesare Ciardi (Prato 1818- Strelna (San Pietroburgo ) 1877)

Virtuoso di Flauto e rinomato concertista operò all’interno della Cappella Musicale di Leopoldo Granduca di Toscana fino alla caduta del Granducato stesso. Con la proclamazione del neonato Regno d’Italia con la  nuova organizzazione musicale municipalistica, in cui stentò a reinserirsi ,  preferì emigrare  grazie all’amicizia che lo legava sia a Tchaikowsky cui diede lezioni private  di flauto nel suo soggiorno fiorentino a Villa Bonciani, che al pianista e compositore  Anton Rubinstein , futuro fondatore del Conservatorio di San Pietroburgo che lo inserì a corte dove ricoprì sia  l’incarico di Primo Flauto dell’Orchestra del Teatro Imperiale nonché  quello di Professore al Conservatorio. Negli anni fiorentini compose musica molta  cameristica anche in formazione desuete (come la Fantasia per Flauto e Arpa “Il Pifferaro” op. 122, o  lo Stornello  “L’Usignuolo”  per canto, flauto e pianoforte (che eseguiva in concerto insieme alla consorte, il soprano fiorentino Cherubina Casini con cui si esibì con successo anche a  Londra). Gli anni russi di contro furono dedicati alla stesura di Metodi e studi per l’insegnamento e brani salottieri per flauto e pianoforte alla moda russa.

Il “Petiti Trio Concertant” per tre flauti soli fu  pubblicato dall’editore milanese Francesco Lucca con il  titolo francesizzato,  e si rivolge ai flautisti dilettanti milanesi .

Per questi stessi dilettanti   composero analoghi lavori il flautista Luigi Marini (Trio per tre flauti pubblicato da Francesco Lucca) , ed i viennesi Joseph Kuffner e Joseph  Farbach . Lo stile del Petit Trio Concertant di Ciardi ricorda movenze operistiche rossiniane e del primo Verdi.

Verdi fu molto amato da Ciardi ed il flautista operò numerose riduzioni fra cui rimase celebre quella denominata “VerdiFlautomaniaco”, Dodici piccoli divertimenti verdiani per flauto e pianoforte ad uso e  degli amatori dell’epoca.

Maurizio Bignardelli

 

 

Gli Esecutori

 

Maurizio Bignardelli inizia giovanissimo lo studio del flauto traverso diplomandosi a pieni voti a soli vent’anni presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma . Vincitore della selezione Nazionale Giovani Concertisti (Roma 1983), del Concorso “Opera Barga” (Lucca 1984), selezionato al Concorso Internazionale Flautistico “Jean Pierre Rampal” (Parigi 1983), inizia una brillante carriera concertistica solistica e cameristica  presso Associazioni , Società di Concerti, Festivals Internazionali in Italia ed all’ estero  (Amici della musica “Giuseppe Verdi”  Busseto (Parma), Festivals di Taormina,  Strasburgo,  Hannover, Camerata Musicale Barese, Accademia Filarmonica  Messina, Concerti  Stazione “Anton Dohrn”di Napoli, Amici della Musica  Catanzaro , Centro Reggino  Musica Classica, Società del Conservatorio  Metz, Innsbruck, Schubert Saal  Vienna ).  Vincitore di concorsi ed audizioni per i ruoli orchestrali ha collaborato per oltre un decennio  come professore d’orchestra con le orchestre Sinfoniche della R.A.I, dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, del Teatro dell’Opera di Roma, dell’Ente Lirico di Cagliari, sotto la guida d’illustri direttori. In qualità di solista si è esibito accompagnato dalle orchestre sinfoniche di Città del Messico e Guadalajara con programmi di autori italiani (Vivaldi, Mercadante)   riproponendo repertori rari  (come il “Gran Concerto per flauto e banda militare” op. 63 di Emanuele Krakamp (Messina 1813-Napoli 1883) registrato in Prima assoluta  nell’ambito della Settimana dei Beni Musicali patrocinata dalla Discoteca di Stato insieme alla Grande banda della Guardia di Finanza diretta da Don Pablo Colino. Ha registrato numerosi recitals per la Radio Vaticana. Laureatosi nel 1985 in Musicologia presso l’Università degli studi di Bologna ha pubblicato oltre un centinaio di revisioni  di autori rari del settecento ed ottocento italiano ed europeo, per note case editrici musicali  (Zimmermann di Francoforte, Ut Orpheus di Bologna, Flatus di Sion, Bèrben di Ancona).  E’ stato invitato come solista nell’ambito del Festival Internazionale dei Flautisti “Flautissimo” (edizioni 1993,1995,1999,2005). Ha inciso oltre 40 CD  solistici  per le etichette Dynamic , Inedita, CDMB, ricevendo ottime recensioni  dalle riviste specializzate italiane ed estere (“Musica”di Zecchini Editore gli ha tributato  tre volte le “5 stelle”,in più ha avuto segnalazioni su “Fanfare”(U.S.A.) “Diapason”, “Gramophone”(Francia), “Muramatsu” Tokyo).  E’ stato docente di Flauto traverso  presso  i Conservatori “Francesco Cilea” di Reggio Calabria dal 1984 al 1994, ed  “Ottorino Respighi” di Latina dal 1994 ad oggi. Ha tenuto corsi di perfezionamento presso l’Università della Musica di Vienna.  

 

Paolo Bonvino si è diplomato con G. Mastrangelo e perfezionato  con R.Guiot ottenendo al diploma finale il “Premier Prix”. Nei primi anni novanta, ha fatto parte del prestigioso ensemble di fiati “il gruppo di Roma”, con il quale nel ’93, sotto la direzione del M° G. Sinopoli, ha partecipato ad una serie di concerti nell’ambito del Festival Cervantino in Messico. Collabora dal '98 con l'orchestra del Teatro dell'opera di Roma e con l'Orchestra da Camera Italiana, diretta dal M° S. Accardo, con cui ha suonato nelle più importanti stagioni italiane e estere (Teatro Olimpico  e Istituzione Universitaria di Roma, Lingotto di Torino, Verdi di Milano, Champs Elisées di Parigi, Avery Fisher Hall di New York). Nel 2007 ha suonato come solista per la stagione dell' Istituzione Sinfonica  Abruzzese accompagnato dall'Orchestra Sinfonica Abruzzese. Ha inciso per l'Edipan, RCA e Decca. E’ laureato in etnomusicologia con il massimo dei voti e la lode.

Pierpaolo Eramo, flautista. Si è diplomato studiando con Onorio Zaralli. Si è poi perfezionato con i maestri Raymond Guiot e Angelo Persichilli. È stato premiato ai concorsi: “Cilea” di Palmi, “Krakamp” di Torre del Greco, “Schubert” di Tagliolo Monferrato, e “Rospigliosi” di Lamporecchio. Ha avuto collaborazioni con varie Istituzioni musicali quali: Orchestra di Roma e del Lazio, Orchestra sinfonica di Roma, Teatro dell’Opera di Roma, Nuova sinfonietta, Accademia filarmonica romana, Accademia italiana del flauto. Attualmente insegna presso la scuola media ad indirizzo musicale “G. Cena” di Latina.

Alessandro Rondinara nato a Roma nel giugno del 1992, inizia a suonare il flauto traverso a 11 anni presso la scuola media Porto Romano di Fiumicino, dove frequenta l’indirizzo musicale, sotto la guida di Gianfranco Titone. Si diploma presso il conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida del Maurizio Bignardelli. Proprio con quest’ultimo, in qualità di vicepresidente, ha fondato il Comitato “Emanuele Krakamp Musik”, volto a promuovere l’attività musicale nel territorio regionale e nazionale. Ha avuto frequentato masterclass con vari maestri, tra i quali Luigi Bisanti, Giampio Mastrangelo, Paolo Bonvino. Dal 2011 collabora con la Jupiter orchestra, in qualità di I, II flauto e ottavino, diretta dal Alessio Difede. Attualmente è iscritto al biennio di II livello presso il conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila sotto la guida di Giampio Mastrangelo. Ha partecipato al concerto “Omaggio a Roman Vlad”, organizzato dal conservatorio “A.Casella” di L’Aquila, in collaborazione con la società aquilana dei concerti “B.Barattelli”, tenutosi l’11/05/14 presso l’Auditorium del Parco di L’Aquila ed ha inoltre partecipato alla prima registrazione assoluta della cantata “Ballando con la vespa di Toti” di Roman Vlad, effettuata dal Centro Sperimentale di Cinematografia presso il conservatorio “A.Casella”. Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Dall’a.s. 2014/15 ha iniziato la propria attività didattica presso la scuola “Alessandro Magno” di Roma.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Per informazioni:

Tel.: 06.684069/61/35/32

e-mail: catia.poggi@beniculturali.it