Dal dopoguerra ad oggi
Le vicende belliche provocarono una interruzione nelle attività dell'istituto e una parziale perdita dei materiali e dei documenti durante il trasferimento al nord d'Italia. Trascorso questo periodo la Discoteca fu riorganizzata - con D.L. 8 aprile 1948, n. 274 - alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri - dove erano confluite le competenze del ministero della cultura soppresso - divisione dei Servizi informazioni e proprietà letteraria.
Dal dopoguerra la Discoteca di Stato si stabilì a Palazzo Antici Mattei, a Roma, dove tuttora risiede.
Nel 1975 venne a far parte dell'appena costituito Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, alle dipendenze dell'Ufficio Centrale per i Beni Librari.
Con la legge 12 luglio 1999 n. 237 venne garantita all'istituto l'autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e finanziaria e istituito nel suo ambito il Museo dell'audiovisivo "con il compito di raccogliere, conservare e assicurare la fruizione pubblica dei materiali sonori, audiovisivi, multimediali, realizzati con metodi tradizionali o con tecnologie avanzate": primo passo verso la riformulazione del deposito legale (L.106/2004) di tutti i beni sonori ed audiovisivi prodotti e distribuiti in Italia.
La Discoteca di Stato è stata trasformata in Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi con DPR n.233 del 26 novembre 2007, regolamentato dal DM del 7 ottobre 2008. L'Istituto centrale, subentrando alla Discoteca di Stato, ne ha acquisito "le competenze, il personale, le risorse finanziarie e strumentali, le attrezzature e il materiale tecnico e documentario".
Nel 2012 l'Istituto ha avuto un periodo temporaneo di sospensione in base ad un provvedimento legislativo. A seguito della pubblicazione sulla G.U. n. 189 del 14/8/2012 della legge n.135 del 7/8/2012, l’Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi ha ripreso attività, compiti e funzioni.
La Direzione e il personale dell’Istituto esprimono il loro sentito ringraziamento a quanti hanno testimoniato la loro solidarietà e partecipazione.
Si veda elenco fime appello a favore del mantenimento dell'Istituto >>
L'archivio storico della Discoteca di Stato (ora ICBSA) è stato recentemente riordinato e le informazioni sul suo contenuto sono raggiungibili consultando la banca dati degli "Archivi del Novecento" (sotto la voce: Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi)