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Se anche la donna è mobile: emigrazione e lavoro nei canti femminili

Auditorium dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi - Società Italiana delle Storiche -Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea - Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi
giovedì 30 novemre 2017 - Concerti
Convegno_SIS

Se anche la donna è mobile. Emigrazione e lavoro nei canti femminili

 Lezione di storia cantata di

Emilio Franzina (chitarra e voce), Sabrina Turri (voce), Mirco Maistro (fisarmonica)

Giovedì 30 novembre ore 17.45

La lezione-concerto passa in rassegna suoni e canti dell’emigrazione femminile, ovvero delle donne alle prese con le lotte e la vita di ogni giorno nei paesi in cui, più o meno stabilmente, si portarono nei secoli XIX e XX. Si tratta di una ricognizione secolare di storia sociale e  del canto che, attraverso racconti e riprese di melodie a volte note e a volte poco conosciute o del tutto dimenticate, intende dare un’idea di come il canto abbia rappresentato con efficacia i moti dell’animo e anche questioni più complesse, quelle questioni sulle quali si interroga una vasta storiografia sempre più attenta alle dimensioni culturali, emotive e psicologiche delle esperienze compiute emigrando (e persino “restando a casa”) da generazioni di bambine, ragazze, donne. I fenomeni presi in considerazione, con particolare riferimento ai casi del centro e del nord della penisola, spaziano dalle migrazioni d’ancien régime alle grandi emigrazioni transoceaniche tra Ottocento e Novecento, riservando l’attenzione anche alla mobilità territoriale e alle migrazioni interne delle lavoratrici più diverse sino agli anni Sessanta del secolo scorso.

 1. Il dolore (e la fatica) di chi resta

 Maremma (Toscana - Lazio)

 Vusto vegnir con mi bella regazza (Veneto)

Fa nanà pupun de pessa (Liguria)

Jolicoeur  (Piemonte)

La Merica (Veneto)

America America si sente cantare (Pianura padana)

Adio bel Trento (Trentino - Santa Catarina, Brasile)

Quando saremo in Merica (Trentino)

Mamma mia dammi cento lire (Pianura padana)

Il marinaio l’è là ch’el speta  (Veneto)

Merica! Merica! (Rio Grande do Sul – Veneto)

Bread and roses (Lawrence, USA)

 

2. La mobilità territoriale delle donne In filanda:

Carolina va in filanda (Veneto)

In fabbrica: Aliegre compagne (Veneto)

In risaia: Addio morettin ti lascio (Lombardia); Saluteremo il signor padrone (Emilia)

In politica: Sebben che siamo donne (La Lega) (Emilia Romagna); Evviva la Maria Goia (Emilia Romagna)

Cinquant'anni dopo:  Canzone triste (Testo di Italo Calvino, musica di Sergio Liberovici, 1958); La donna del Sud (Bruno Lauzi, 1966); Il treno che viene dal Sud (Sergio Endrigo, 1966) Commiato: Ausencia (Cesaria Evora, 1995)

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