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Altri Fumettisti

Altan

(Treviso, 1942)

Disegnatore e pittore, Francesco Tullio-Altan lavora come scenografo e sceneggiatore, dopo aver interrotto gli studi di architettura per amore del cinema. Nel 1970 si trasferisce in Brasile, dove nel 1972 pubblica il suo primo fumetto per bambini; nel 1974 inizia a collaborare per la rivista «Linus» disegnando il personaggio di Trino, un improbabile dio impegnato nella creazione del mondo. Ritornato in Italia nel 1975, crea la cagnolina Pimpa, uno dei suoi personaggi più riusciti e famosi; sarà poi la volta di Cipputi, operaio metalmeccanico vetero-comunista flemmatico e disincantato, destinato ad una straordinaria e longeva fortuna. Altan ha anche proposto efficaci e taglienti rivisitazioni biografiche di personaggi storici del passato (Cristoforo Colombo, Francesco d’Assisi, Giacomo Casanova), senza tuttavia tralasciare di crearne altri legati invece alle vicende della contemporaneità, come Fritz Melone o Cuori Pazzi. Alla sua opera di autore e illustratore di libri e fumetti per bambini, dove il mondo è rappresentato in modo nitido e semplice, ha abbinato un’ampia e profonda riflessione sulla realtà contemporanea, caratteristica che gli ha fatto guadagnare l’apprezzamento del pubblico adulto. Decennale è la sua collaborazione con riviste come «L’Espresso» e «Panorama» e per il quotidiano «La Repubblica», per i quali ha disegnato vignette di satira politica.

Bonvi

(Parma 1941 - Bologna 1995)

Franco Bonvicini è stato un disegnatore dal tratto vivace ed un autore di fumetti dotato di una verve creativa, estrosa e di grande carattere. Tra i suoi amici della prima ora c’è anche Francesco Guccini, tramite il quale inizia la collaborazione con la Vimder Film, realizzando una serie di spot pubblicitari per Carosello con la tecnica del cinema di animazione. Nel 1968 pubblica la striscia Sturmtruppen su «Paese Sera», una cruda parodia del nazismo, con la quale vince un concorso indetto per il Salone del Fumetto di Lucca e negli anni successivi crea tutta una serie di nuovi personaggi, ognuno dei quali (Capitan Posapiano, Cattivik) rappresenta una satira caricaturale del modo di vivere quotidiano. Dal 1969 sulla rivista «Psyco» pubblica Storie dallo Spazio Profondo su testi di Francesco Guccini e nel 1971 viene coinvolto da Giancarlo Governi, insieme a Guido De Maria, nella realizzazione di un programma che aveva lo scopo di portare in televisione il mondo dei fumetti. Nasce così “Gulp! Fumetti in TV” in onda dal 1972 sul secondo canale, in cui appare Nick Carter, un personaggio che dopo essere stato protagonista del successivo programma “Supergulp!”, migrerà sul «Corriere dei Ragazzi». Nel 1973 vince il titolo di miglior cartoonist europeo, mentre nel 1974 disegna Cronache del Dopobomba, un resoconto apocalittico ambientato in un mondo ritratto dopo il disastro atomico, che gli apre le porte del mercato francese, tanto che per qualche anno si trasferirà in Francia, dove collaborerà con l’«Humanité». Seguiranno L’Uomo di Tsushima, Marzolino Tarantola, Blob e Le avventure di Milo Marat. Scompare tragicamente, vittima di un incidente stradale.

Alfredo Chiappori

(Lecco, 1943)

Pittore e disegnatore, dopo un inizio in cui si è applicato esclusivamente alla pittura, sulla scia della contestazione studentesca è attratto dalla grafica umoristica e politicamente impegnata, diventando uno dei maggiori disegnatori satirici italiani. Si avvicina al fumetto nel 1968, disegnando il personaggio di Up il sovversivo, le cui storie vengono raccolte in volume da Feltrinelli nel 1970. Nel corso degli anni ha collaborato con le testate «Linus», «L’erba voglio», «Quotidiano dei Lavoratori», «Paese Sera», «La Stampa», «L’Unità», «Panorama», «La Repubblica», «Corriere della Sera». Tra le sue tante pubblicazioni i quattro volumi della Storia d’Italia dal 1846 al 1925, rivisitata attraverso i suoi disegni, le raccolte Il Belpaese, Padroni & Padrini, Tali & Quali, con cui vince la Palma d’oro al Salone Internazionale di Bordighera nel 1990, fino all’esordio nella narrativa
nel 1997 con Il Porto della Fortuna. Nel 2000 ha vinto il Premio Giorgio Cavallo per la satira e l’umorismo ma ha sempre coltivato anche l’interesse per la pittura, realizzando numerose mostre. Chiappori è artista poliedrico, un pittore dalla tecnica legata alle avanguardie europee e un disegnatore ispirato alla scuola statunitense di Disney e di Schulz, con un tratto penetrante e con un umorismo graffiante ma garbato. Negli ultimi quindici anni il suo interesse si è più di una volta orientato verso il palcoscenico, con progetti teatrali di grande originalità.

Jacovitti

(Termoli 1923 - Roma 1997)

Benito Franco Jacovitti, autore di fumetti, inizia la sua carriera nel 1939, creando per la rivista satirica fiorentina «Il Brivido» la striscia “Pippo e gli inglesi”. Seguirà la collaborazione con «Il Travaso» e con «Il Vittorioso», dal 1939 fino al 1967, anno in cui la rivista terminò le pubblicazioni. Continuò il suo lavoro per «Il Giorno dei Ragazzi» (supplemento del quotidiano «Il Giorno») per il quale nel 1957 creò il personaggio di Cocco Bill. Ha collaborato con «Il Corriere dei Piccoli» e poi con «Linus», «Il Male», «Cuore», «Tango» e si è impegnato nella pubblicità, soprattutto con i famosi caroselli televisivi di Cocco Bill e di altri personaggi come Pecor Bill, Zorry Kid e il Gatto Maramio. È stato vignettista satirico per «Quotidiano», giornale dell’Azione Cattolica e la sua ultima collaborazione è stata, dal 1987, per «Il Giornalino» delle Edizioni Sanpaolo, che continua ancora oggi a pubblicare storie del suo personaggio più famoso, Cocco Bill, realizzate dal suo allievo Luca Salvano. Jacovitti è entrato con i suoi personaggi a pieno titolo nella storia del fumetto italiano, grazie anche a quello straordinario strumento di diffusione capillare che è stato il diario scolastico Diario Vitt. Poco conosciuta è la sua attività di disegnatore erotico, esemplificata nel volume Kamasultra, realizzato nel 1977 insieme a Marcello Marchesi. In gioventù, per la sua corporatura magra e filiforme, venne soprannominato “Lisca di pesce”, e la lisca di pesce divenne poi la sua inconfondibile firma. La caratteristica fisionomia dei suoi personaggi, la loro espressione gioiosa, a volte grottesca ed anche un po’ isterica, i suoi salami sparsi nei posti più impensati, gli hanno assicurato il successo e la popolarità presso il grande pubblico.

Hugo Pratt

(Rimini 1927 - Grandvaux 1995)

Hugo Eugenio Pratt, autore di fumetti, romanziere e saggista, è fra i maestri indiscussi del suo genere. La sua vita ruota intorno a Venezia, dove spesso ambienta i suoi fumetti, anche se le sue storie e la sua vita si sono intrecciate nei numerosi viaggi che hanno portato Pratt prima e poi di conseguenza i suoi personaggi in giro per il mondo (Austria, Etiopia, Inghilterra, Argentina) portandolo a raccontare vicende con le quali era cresciuto e vissuto. Il suo primo personaggio è Asso di Picche, pubblicato sull’omonima testata, (dove collaboravano anche Dino Battaglia, Damiano Damiani e Alberto Ongaro), al quale faranno poi seguito il Sergente Kirk, Ticonderoga e Anna della Giungla. Negli anni Sessanta inizia a collaborare con il «Corriere dei Piccoli», e per l’occasione crea il personaggio Ombra e realizza numerose riduzioni di capolavori della letteratura per ragazzi. Nel 1967 esce la rivista «Sgt. Kirk», mensile di storie avventurose, che dà i natali a Corto Maltese nella storia Una ballata del mare salato: un eroe romantico alla Conrad, che rappresenta con molta aderenza lo spirito libero dell’artista, ed attraverso il quale si affermò come uno dei maggiori autori di fumetti al mondo. Tra le collaborazioni da segnalare quella con Milo Manara, per il quale scrisse la sceneggiatura delle storie Tutto ricominciò con un’estate indiana e El Gaucho. La continua ricerca di uno stile grafico essenziale ed espressivo e la grande abilità narrativa lo hanno reso un punto di riferimento per chi volesse avvicinarsi alle possibilità espressive della “letteratura disegnata”, come lui stesso amava definirla. Muore il 20 agosto 1995 nella sua casa in Svizzera, vicino a Losanna.

Sergio Staino

(Piancastagnaio, 1940)

Dopo la laurea in architettura e l’insegnamento alle scuole medie, arriva al fumetto attraverso il personaggio di Bobo, le cui prime tavole appaiono su «Linus» nel 1979. Tra il 1980 e il 1981 collabora con «Il Messaggero» e nel 1982 approda a «L’Unità». Nel 1986 fonda e dirige il settimanale satirico «Tango», sulle cui pagine sfileranno le migliori firme della satira italiana: Gino e Michele, Francesco Guccini, David Riondino, Sergio Saviane, Michele Serra, Altan, Angese, Massimo Cavezzali, Ellekappa, Giuliano, Daniele Panebarco, Vincino, Andrea Pazienza. In quegli stessi anni «Tango»arriva anche in televisione: dopo aver trasportato Bobo (impersonato da Paolo Pietrangeli) in alcuni sketch dello show “Drive In” nel 1987, Staino dirige la rubrica “Teletango”, inserita nel contenitore della domenica “Va’ pensiero”, in onda su Raitre. Nel 1993 firma il varietà “Cielito Lindo”, una sorta di “Zelig” ante litteram, condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci, e dove debuttano televisivamente Aldo Giovanni e Giacomo, Luciana Littizzetto e Bebo Storti. Per il grande schermo dirige nel 1988 il film “Cavalli si nasce”, con Paolo Hendel, David Riondino e la partecipazione straordinaria di Roberto Murolo. Il secondo film, nel 1992, è “Non chiamarmi Omar”, tratto da un racconto di Altan e interpretato da Gastone Moschin, Barbara D’Urso, Stefania Sandrelli e Ornella Muti. Numerosi i suoi impegni teatrali, da direttore artistico del Teatro Puccini di Firenze alla presidenza dell’Istituzione Servizi Culturali di Scandicci, fino alla direzione artistica dell’Estate Fiorentina.

Sergio Tofano

(Roma 1886 – Roma 1973)

Attore, regista, caricaturista, autore di fumetti e scrittore. Studente in lettere all’Università di Roma e allievo all’Accademia di recitazione di Santa Cecilia, Tofano entrò nel mondo del teatro nel 1909, nella compagnia di Ermete Novelli e nel 1928 divenne capocomico; da quel momento fece compagnia con alcuni tra i più importanti attori italiani, come Evi Maltagliati, Elsa Merlini, Vittorio De Sica, Giuditta Rissone. È stato un interprete molto apprezzato di copioni brillanti e drammatici, classici e moderni e ha lavorato molto anche per il cinema, recitando sotto la direzione di Goffredo Alessandrini, Camillo Mastrocinque e Carlo Ludovico Bragaglia. Fu anche scrittore di libri per bambini, dai quali traspare un particolare gusto per il nonsense, forse troppo moderno per l’Italia di allora e sicuramente più affine alla tradizione anglosassone. Tofano fu indimenticabile interprete di alcuni fra i più noti sceneggiati televisivi degli anni Cinquanta e Sessanta, tra i quali ricordiamo “Orgoglio e pregiudizio”, “L’idiota”, “I fratelli Karamazov”, “Mastro don Gesualdo”, “Il Conte di Montecristo”. Si dedicò anche all’insegnamento della recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica a Roma. Fu il creatore, con lo pseudonimo di Sto, del personaggio del signor Bonaventura, nato nel 1917 sulle pagine del «Corriere dei Piccoli», che per anni allieterà i lettori con le sue storie raccontate in versi ottonari a rima baciata e che diventerà anche personaggio teatrale in sei commedie musicali scritte, interpretate e dirette dallo stesso Tofano.

Vincino

(Palermo, 1946)

Autore di fumetti e disegnatore, Vincenzo Gallo detto Vincino inizia a disegnare negli anni Settanta su «Lotta Continua». Dirige in seguito «L’Avventurista» e nel 1978 insieme a Pino Zac fonda «Il Male», una delle più importanti riviste satiriche italiane e banco di prova per alcuni tra i più grandi disegnatori, come Andrea Pazienza, Roland Topor, Tanino Liberatore. Dirigerà «Il Male» per quattro anni, e con l’uso della sua verve iconoclasta, riuscirà spesso a trasmettere il ritratto di un’Italia piuttosto diversa da quella che l’opinione pubblica era abituata a conoscere, in una rivista che affrontava con articoli molto diretti argomenti decisamente scottanti come il terrorismo e i rapporti tra mafia e politica. Dopo «Il Male» verranno «Zut», «Ottovolante» e «Il Clandestino», e poi ancora le collaborazioni a «Tango», «Cuore», «Boxer», il «Corriere della Sera» e «Il Foglio». Ricercando sempre un alto livello grafico, ha fatto esperimenti disegnando con la mano sinistra, per dare un carattere più tremolante e più “naturale” ai suoi lavori, puntando sempre ad un immediato processo di identificazione con il lettore. Nel 2007 pubbblica «Il Male. 1978-1982. I cinque anni che cambiarono la satira», resoconto di quella straordinaria avventura editoriale.

SERGIO TOFANO - Bonaventura nell'isola dei pappagalli (Durium, 1961)SERGIO TOFANO - Bonaventura nell'isola dei pappagalli (Durium, 1961) libretto internoJACOVITTI - Fiammetta - Ma che domenica/Serenità (Belldisc, 1969)JACOVITTI - Remo Germani - La ballata di Cocco Bill/Coccobillaggini (Jolly, 1964)BONVI - Maurizio Vandelli - L'altra faccia di Maurizio Vandelli (Ricordi, 1970) esternoBONVI - Otello Profazio - Sollazzevole (Cetra, 1972)BONVI - Bonvi/Piero Montanari - Marcia delle Sturmtruppen/Ultime lettere delle Sturmtruppen (CGD, 1980)BONVI - Jona - Supergulp!/Giumpolo   (Cetra, 1978)STAINO - Meri Lao - Tanghitudine (Cocò Dischi, 1987)HUGO PRATT - Paolo Conte - Parole d'amore scritte a macchina (CGD, 1990)HUGO PRATT - Sergio Endrigo - Mari del Sud (Fonit Cetra, 1982)ALFREDO CHIAPPORI - Michele L. Straniero - Coi comforts della religione (I Dischi dello Zodiaco, 1974)ALFREDO CHIAPPORI - Paolo Pietrangeli - Karlmarxstrasse (I Dischi del Sole, 1974)ALTAN - Enrico Rava - Noir (Label Bleu, 1996) fronteALTAN - Enrico Rava - Noir (Label Bleu, 1996) libretto allegatoVINCINO - Canzoniere del Proletariato - No alla DC (I Dischi del Circolo Ottobre, 1977) fronteVINCINO - Canzoniere del Proletariato - No alla DC (I Dischi del Circolo Ottobre, 1977) retro